Dagli ingressi scaglionati a scuola per alleggerire la pressione sui mezzi pubblici ed evitare affollamenti in orari di punta allo smart working dove possibile, sempre per limitare gli spostamenti, fino alla chiusura anticipata di alcuni esercizi pubblici. Sono le opzioni possibili che la Regione Lombardia ha sul tavolo e che sulla base di valutazioni giornaliere e costanti con il suo Cts prenderà in considerazione.
"In questo momento occorre fare molta attenzione e riuscire a gestire gli asintomatici, che sono tantissimi e devono essere posti in isolamento. Sono casi non facilmente intercettabili e stanno alimentando la crescita dei contagi", spiega all'Adnkronos Salute Marco Trivelli, direttore generale Welfare della Regione Lombardia. "Vediamo anche oggi una situazione di grande aumento e adesso procediamo con valutazioni ogni giorno. Il confronto con il nostro Cts regionale è diventato costante, anche stasera", sebbene il prossimo incontro sia fissato "per venerdì. La Regione può pensare di proporre misure più restrittive rispetto al Dpcm, vedremo se bisogna fare qualcosa". A maggior ragione visto che l'ultima ordinanza della Lombardia è in scadenza proprio a metà ottobre.
I temi caldi su cui c'è dialogo costante sono quelli "riguardo ai quali abbiamo chiesto anche al ministero nei giorni scorsi: orari differenziati per l'ingresso nelle scuole per poter differenziare i percorsi e l'affluenza sul trasporto pubblico locale, anticipare la chiusura di alcuni esercizi pubblici, incentivare lo smart working, dove possibile tornare a lavorare a domicilio e riuscire a limitare ancora per qualche settimana gli spostamenti. Perché il problema vero sarà a gennaio e febbraio", con anche la stagione influenzale nel suo pieno. "Adesso preoccupa questo esordio" con questi numeri in rialzo, "essendo l'inizio della stagione autunnale invernale".
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