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Gli industriali, i commercianti e gli artigiani: «I costi sono molto alti, misure non realizzabili

Immagine del redattore: VigevanoFuturaVigevanoFutura

Termoscanner per la rilevazione della temperatura, da lunedì arriva l'obbligo di utilizzo per i datori di lavoro. Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato una nuova ordinanza che prevede alcune prescrizioni più restrittive di quelle statali.





Termoscanner per la rilevazione della temperatura, da lunedì arriva l'obbligo di utilizzo per i datori di lavoro. Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato una nuova ordinanza che prevede alcune prescrizioni più restrittive di quelle statali. L'obiettivo è garantire la tutela della salute in tutti i luoghi di lavoro della Lombardia, anche negli uffici pubblici. Ma le misure, che saranno valide dal 18 al 31 maggio, se trovano in gran parte favorevoli datori di lavoro o responsabili di uffici pubblici, suscitano non poche perplessità sui tempi e modi. A partire dall'approvvigionamento del termometro digitale, già difficilmente reperibile nei negozi. Il provvedimento obbliga l'imprenditore a sottoporre il personale, prima dell'accesso al luogo di lavoro, al controllo della temperatura corporea. Come già previsto in altri casi, se la temperatura è superiore ai 37.5, non sarà consentito l'accesso o la permanenza nei luoghi di lavoro.


Gli artigiani e i commercianti bocciano il provvedimento introdotto dalla Regione di utilizzare, obbligatoriamente, il rilevatore della temperatura all'entrata negli uffici su ogni dipendente o cliente. Confcommercio Lombardia sottolinea l'impossibilità di trovare termoscanner per tutti e attacca sulla regola dei 4 metri per cliente. Economicamente insostenibile».






credits:

la provincia pavese


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