Sul quotidiano Domani una dura riflessione di Giorgio Meretti sul primo maggio:
"C’è da chiedersi che cosa abbiano potuto festeggiare il 1 maggio gli italiani che un lavoro non ce l’hanno, cioè che non hanno lavorato almeno un’ora nell’ultima settimana. Sì perché, lavorando un’ora alla settimana per un salario lordo di una quarantina di euro mensili, per la statistica ufficiale risultano occupati.
Se il governo non convincerà i milioni di poveri che il Pnrr (piano nazionale di ripresa e resilienza) attenuerà la loro crisi anziché aggravarle, il sistema salterà."

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