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Morta in casa di riposo a Gambolò, esposto dei due figli in procura

«Nostra madre aveva diritto a una fine dignitosa. Invece è morta da sola, senza un tampone né la possibilità di essere curata in ospedale». La denuncia, depositata ieri in procura, arriva dai figli di una donna di 89 anni, ospite della Residenza per anziani Fratelli Carnevale di Gambolò e deceduta il 2 aprile.






«Nostra madre aveva diritto a una fine dignitosa. Invece è morta da sola, senza un tampone né la possibilità di essere curata in ospedale». La denuncia, depositata ieri in procura, arriva dai figli di una donna di 89 anni, ospite della Residenza per anziani Fratelli Carnevale di Gambolò e deceduta il 2 aprile. I familiari dell'anziana, che si sono rivolti all'avvocato Beatrice Saldarini di Milano, attraverso l'esposto ricostruiscono gli ultimi momenti di vita della donna. E chiedono alla procura di Pavia di fare luce sulla gestione delle cure prestate alla propria madre. tamponi e ricovero negati. Nell'esposto si sollevano alcune questioni chiave e più generali: la capacità delle residenze per anziani di gestire pazienti Covid (o con sintomi sospetti) e la possibilità del ricovero in ospedale in caso di aggravamento delle condizioni di salute. «La casa di cura è stata abbandonata a se stessa nella gestione dell'emergenza - dice il legale -, senza considerare che non aveva né i mezzi e né il personale per affrontare l'epidemia. Agli ospiti è stato riservato un destino ingiusto. Sono stati privati delle cure, lasciati agonizzare e poi morire soffrendo nei loro letti, senza nemmeno il conforto dei familiari».





credits:

la provincia pavese



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