Un investimento da 36 milioni di euro per costruire un pianto all'interno dell'inceneritore di Parona. Servirà per bruciare ogni anno 137mila tonnellate di fanghi, cioè gli scarti delle acque. Un progetto che da tempo preoccupa i comitati ambientali di Parona e dintorni.
Un investimento da 36 milioni di euro per costruire un pianto all'interno dell'inceneritore di Parona. Servirà per bruciare ogni anno 137mila tonnellate di fanghi, cioè gli scarti delle acque. Un progetto che da tempo preoccupa i comitati ambientali di Parona e dintorni.
«L'impianto in progetto è finalizzato al trattamento termico dei fanghi per ottenerne un rifiuto combustibile in alternativa al loro riutilizzo in agricoltura - spiegano i progettisti -. Il recupero energetico dei fanghi, come pratica alternativa al recupero in agricoltura, risulta conseguente ad un criterio di cautela a seguito delle crescenti preoccupazioni dovute alla potenziale presenza negli stessi fanghi di sostanze pericolose per l'ambiente.
La Svizzera ha già vietato l'utilizzo dei fanghi in agricoltura fin dal 2006, mentre la Germania nel 2017 ha decretato il divieto di utilizzo dei fanghi in agricoltura a partire dal 2030». . Il rinnovamento dell'inceneritore di Parona non si esaurisce con il nuovo impianto per i fanghi. Infatti è iniziata anche la costruzione per la terza linea dell'inceneritore: sostituirà la prima inaugurata contestualmente all'impianto a fine anni '90. La terza linea sarà pronta nel 2022. Dal 2022 Parona produrrà anche più energia elettrica: dai 44 megawatt attuali a 52.
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la provincia pavese
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