Per l'accusa avrebbero procurato falsi contratti a lavoratori stranieri, che potevano così ottenere il loro permesso di soggiorno, in cambio di denaro. Ieri mattina tre imprenditori e un presunto intermediario si sono presentati davanti al giudice Maria Cristina Lapi, che doveva esaminare la richiesta di rinvio a giudizio della procura.

Sono tutti accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Secondo la procura i quattro imputati avrebbero fatto parte di una rete che operava nel nord Italia, di cui facevano parte anche i due imprenditori pavesi e altre ditte dislocate tra Milano, Novara e la Toscana. Ditte che avrebbero permesso di far ottenere permessi di soggiorno a circa 200 lavoratori stranieri, 7 in provincia di Pavia.
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la provincia pavese
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