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Vigevano. Comunali 2020. A dicembre il Tar discute del ricorso elettorale. Dubbi su 2.246 schede

Aggiornamento: 29 ott 2020

Il 15 dicembre ci sarà la prima udienza al Tar per il ricorso sul voto delle elezioni comunali. Sabato mattina, infatti, l'avvocato amministrativista Rosaria Daniela Stella, del foro di Pavia, ha depositato il ricorso presentato dai candidati sindaco alle elezioni comunali del 20 e 21 settembre Alessio Bertucci (Partito Democratico, Vigevano coraggiosa, Le api 2020), Furio Suvilla (Futuro e Civiltà), Luca Bellazzi (Polo Laico), Silvia Baldina (Movimento 5 stelle) e Giuseppe Squillaci (La strada per Vigevano e Grande Vigevano) nel quale chiedono l'invalidazione delle elezioni amministrative.





E ora il Tribunale amministrativo regionale ha fissato la prima udienza. Il 19 ottobre l'avvocato Suvilla ha presentato richiesta di poter visionare i verbali dei seggi anche per conto dei candidati impossibilitati a farlo. Questo lavoro è servito a rimanere nei tempi e a porre la questione prima di tutto sotto l'ottica della legalità, e non certo della rivendicazione. Nell'articolo di lunedì, Suvilla aveva parlato di grandi ammanchi di schede, oltre che di errori nei numeri. «Seguendo il filo logico raccontato dai numeri di almeno una ventina di seggi con calcolatrice alla mano, mancherebbero all'appello 1500 schede, cui si aggiungono le circa 746 non vidimate - spiega Cristina Malfi, di Vigevano Coraggiosa. - Il che significa che ci sarebbero circa 2000 schede mancanti e o non vidimate. Il problema più grave, quindi, è che non è ricostruibile l'intenzione di voto almeno per 25 seggi, forse molti di più, in quanto non è ricostruibile il percorso di ciascuna scheda, che poi è lo scopo principale di un verbale di seggio elettorale».












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la provincia pavese



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