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Vigevano. Ricorso contro il voto comunale. Si aspetta la sentenza del Tar sul giallo delle schede

Elezioni amministrative: ieri la prima udienza sul ricorso presentato dai candidati sindaco di minoranza per l'invalidazione delle elezioni di settembre. «Il collegio giudicante - dice Furio Suvilla, candidato delle liste Gruppo civico e Vigevano Futura - ha ascoltato quanto sollevato dal nostro avvocato Rosaria Daniela Stella ed ha preso atto della relazione scritta inviata dall'avvocato Ercole Romano, nominato dal Comune di Vigevano. Ora sarà questione di giorni per l'esito della sentenza».





Il ricorso, presentato oltre che da Furio Suvilla anche da Alessio Bertucci (Partito Democratico, Vigevano coraggiosa, Le api 2020), Luca Bellazzi (Polo Laico), Silvia Baldina (Movimento 5 stelle) e Giuseppe Squillaci (La strada per Vigevano e Grande Vigevano), è scaturito dalla denuncia, presentata dal presidente di una sezione allestita presso la scuola elementare De Amicis, relativa al "rinvenimento" di cinque schede anomale: tutte e cinque riportano, infatti, la firma di una persona operante in un'altra sezione, allestita nella stessa scuola, e sempre tutte e cinque indicano la stessa preferenza: croce sul candidato sindaco Andrea Ceffa (Lega) e preferenza ad Antonello Galiani. Con la calcolatrice alla mano, mancherebbero all'appello 1500 schede, cui si aggiungono le circa 746 non vidimate. Il che significa che ci sarebbero circa 2000 schede mancanti e/o non vidimate. Il problema più grave, quindi, è che non è possibile ricostruire l'intenzione di voto almeno per 25 seggi, forse molti di più, in quanto non è ricostruibile il percorso di ciascuna scheda.










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la provincia pavese

photo by felice besostri



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