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Nuovo Dpcm 4 dicembre, cenone e veglioni: cosa si può fare.

Misure anti covid ancor più stringenti nel nuovo Dpcm firmato ieri dal premier Conte per il Natale, Capodanno e in generale per tutto il periodo delle festività. Nel mirino del governo, i possibili assembramenti da scongiurare, così come i contatti in famiglia con il pericolo di una più alta diffusione del virus. Ma cosa si potrà fare, quindi, durante il periodo fra il 21 dicembre e il 6 gennaio? Ecco le cose da sapere.

Nessun numero massimo obbligatorio per legge, ma viene comunque rinnovata la 'forte raccomandazione' a non ricevere in casa persone non conviventi durante festeggiamenti, cenoni e veglioni: "In un sistema liberaldemocratico - ha spiegato Conte - non possiamo entrare nelle case delle persone e imporre stringenti limitazioni. Possiamo limitarci a introdurre una forte raccomandazione: raccomandiamo fortemente di non ricevere persone non conviventi, soprattutto in queste occasioni, in cui i festeggiamenti diventano più intensi. E' una cautela essenziale per proteggere noi stessi e i nostri cari, in particolare i più anziani, i nonni".




Per quanto riguarda servizi di ristorazione in zona gialla (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) il nuovo Dpcm specifica che "sono consentite dalle ore 5.00 fino alle ore 18.00; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati". Per quanto riguarda Capodanno, "resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze".


In zona arancione e rossa, invece, "sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22.00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, gli itinerari europei E45 e E55, negli ospedali, negli aeroporti, nei porti e negli interporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro".

E se è vero che gli alberghi rimarranno aperti in tutta Italia, il 31 sera non si potranno comunque organizzare veglioni e cene, perché i ristoranti delle strutture chiuderanno alle 18. Da quell'ora del 31 dicembre 2020 e fino alle 7 del 1° gennaio 2021 infatti, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive sarà consentita solo con servizio in camera.

Più in generale, dal 21 dicembre al 6 gennaio saranno vietati tutti gli spostamenti da una regione all'altra anche per raggiungere le seconde case. Il 25 e 26 dicembre e il primo gennaio sono vietati anche gli spostamenti da un comune all'altro. Resta il divieto di spostarsi su tutto il territorio dalle 22 alle 5.


Scaricate qui sotto il nuovo DPCM del 3 dicembre 2020.



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adnkronos




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